Il 24 luglio 1989 il Rettor Maggiore, don Egidio Viganò, comunicava il riconoscimento ufficiale dell’appartenenza dell’ADMA alla Famiglia Salesiana, attraverso tre lettere “Ai membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice”, “Al rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice di Torino, Don Gianni Sangalli” e “Ai Responsabili Maggiori dei Gruppi della Famiglia Salesiana”. In quest’ultima lettera don Viganò metteva in evidenza, tra l’altro, l’importanza dell’affidamento a Maria che ogni gruppo della Famiglia Salesiana deve fare proprio, sulle orme di Mamma Margherita. Facciamo nostre le sue parole: «Nella “nuova evangelizzazione”, di cui parlano tanto i Pastori, c’è un posto privilegiato per la visione mariana di tutto il mistero di salvezza. Il Concilio Vaticano II, l’Esortazione apostolica “Marialis Cultus” di Paolo VI, i costanti e profondi orientamenti del Papa Giovanni Paolo II, insistono su una rinnovata e viva devozione mariana da coltivare nella “pietà popolare”. Mi ha colpito la coincidenza verbale di un’espressione di mamma Margherita con il motto scelto dal papa Wojtyla. Nello stemma del Papa si legge “totus tuus” (tutto tuo!): è il suo affidamento pieno a Maria. Mamma Margherita, con la sua semplice ma robusta fede popolare, disse al suo Giovanni alla vigilia della partenza per il seminario: “Quando sei venuto al mondo, ti ho consacrato alla Beata Vergine; quando hai cominciato i tuoi studi ti ho raccomandato la divozione a questa nostra Madre; ora ti raccomando di essere tutto suo” (MB I, 373). In ogni Gruppo della Famiglia Salesiana si dovrebbe sentire più viva la coscienza e la forza di un simile affidamento».

(Le tre lettere di don Viganò si trovano nel volume di don Pier Luigi Cameroni, intitolato: ADMA – Associazione di Maria Ausiliatrice; disponibile alla pagina https://www.admadonbosco.org/quaderni-maria-ausiliatrice).