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ARTICOLO 1 – ATTO DI FONDAZIONE (prima parte)

Dopo aver innalzato a Maria, secondo le indicazioni da Lei ricevute in sogno, il Santuario votivo dedicato all’Ausiliatrice, il 18 aprile 1869 don Bosco volle costituire l’Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice, per irradiare nel mondo la devozione alla Vergine invocata sotto questo titolo.


Per don Bosco devozione significa: affidamento, imitazione, passione apostolica ed educativa. In particolare, richiama l’impegno ad essere luce del mondo e sale della terra, a cooperare alla missione di Cristo per la salvezza delle anime sotto la guida materna di Maria, riconoscendo nell’Eucarestia la fonte ed il culmine di tutta la vita.

In stretto rapporto con l’edificazione e la consacrazione della Basilica, don Bosco erige un santuario costruito con “pietre vive”, i devoti dell’Ausiliatrice, che desidera associare per coinvolgerli a titolo speciale nella sua opera. Siamo quindi chiamati a testimoniare con la nostra vita che apparteniamo a Maria e che con Lei ci impegniamo ad essere strumenti di amore e di pace nella realtà in cui viviamo.


La visione apostolica di don Bosco intende la devozione mariana come elemento di forza per consolidare e proteggere la fede cattolica del popolo cristiano. Da parte sua, egli non si attribuiva alcun merito e diceva: “Io non sono l’autore delle grandi cose che voi vedete: è il Signore, è Maria Santissima, che degnarono di servirsi di un povero prete per compiere tali opere. Di mio non ci ho messo nulla. E’ Maria che si è costruita la sua casa. Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia”. Ancora oggi da questo Santuario si irradia nel mondo intero la luce della sua materna intercessione.


Andrea e Maria Adele Damiani

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