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ARTICOLO 5 – PARTECIPAZIONE AI BENI SPIRITUALI (SECONDA PARTE)

Come abbiamo visto nel precedente articolo, gli associati partecipano alle Indulgenze e ai beni spirituali propri e a quelli della Famiglia Salesiana. A tal fine, “è necessario e sufficiente essere validamente accolti e non dimessi legittimamente dall’Associazione” (can. 306): posti sotto il manto dell’unica e comune Madre, Maria Ausiliatrice, si è parte viva del Corpo mistico di Cristo, in una comunione di grazia e di solidarietà spirituale che permette di sperimentare la forza della Comunione dei Santi.


“Gli associati, inoltre, usufruiscono dei frutti del culto e delle preghiere che si innalzano nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Torino e nelle chiese dove è eretta l’Associazione”. Quindi il cammino di fede e di grazia di ognuno torna a vantaggio di tutti e la forza della preghiera reciproca, attraverso l’intercessione dell’Ausiliatrice, diventa fonte di grazia nella vita di ogni giorno, in particolare nelle situazioni di sofferenza e di difficoltà.


Il legame che si crea diventa unità che continua anche dopo la morte: “Quando muore un associato i membri del suo gruppo sono invitati a partecipare ad un’Eucarestia di suffragio”. Crediamo nella speciale protezione di Maria Ausiliatrice proprio “nell’ora della morte” e ci affidiamo alla misericordia di Dio: la preghiera di suffragio trova nella celebrazione dell’Eucarestia la maggiore efficacia perché è contemporaneamente sacrificio di adorazione, di rendimento di grazie, di espiazione dei peccati e di implorazione di grazie.


Tutti i membri sono chiamati a condividere le gioie, le speranze, ma anche gli ostacoli e le sfide del mondo attuale, sentendosi uniti alla Famiglia Salesiana, in comunione di preghiera e di azione, per la promozione e la difesa della fede.


Andrea e Maria Adele Damiani

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