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Esercizi spirituali 2023: “Nel mondo, ma non del mondo” - Testimonianze

Un grande dono di Maria Ausiliatrice. Questo sono stati gli esercizi spirituali estivi per famiglie che hanno visto coinvolte circa 500 persone, suddivise in 6 turni, con l’accompagnamento di don Alejandro Guevara Rodriguez, don Roberto Carelli, don Enrico Stasi, don Pierluigi Cameroni e suor Lucrecia Uribe e suor Marilena Balcet. Una preziosa opportunità che ha riunito bambini, giovani e adulti, nella complementarità delle vocazioni, per crescere nell’amicizia, dedicare un tempo prolungato all’intimità con Dio e “fare ordine” nella propria vita, riscoprendo la bellezza del legame tra sposi, lasciandosi “scaldare” dall’amore di Gesù nell’adorazione eucaristica, rinnovando l’affidamento a Maria nel Rosario.


Il tema delle giornate, “Nel mondo ma non del mondo”, è stato ispirato dalla Strenna del Rettor Maggiore sulla dimensione laicale della Famiglia di don Bosco, e ha fatto particolare riferimento alla “Lettera a Diogneto”, perla dell’antichità cristiana, raccomandata nella Strenna stessa. Abbiamo avuto modo di approfondire e rilanciare il ruolo del cristiano come “sale della terra”, “luce del mondo” e “lievito nella pasta”, seguendo il desiderio di don Bosco di crescere come buoni cristiani e onesti cittadini, abitanti del mondo e cittadini del cielo, imparando da lui a fissare lo sguardo sulle cose invisibili.



Al termine degli Esercizi, pieni di gratitudine per questa possibilità di “ricaricarci” nel corpo e nello spirito, ripartiamo per un nuovo anno di cammino insieme!


Ecco alcune risonanze al termine degli esercizi spirituali


Pracharbon è il luogo della grazia e delle grazie. La grazia dell’ascolto della parola di Dio e le mille grazie nascoste che si ricevono inaspettatamente e inconsapevolmente. E’ il luogo della misercordia e la misercordia è la porta da cui passa Dio. "Rimanete in me ed io in voi perché senza di me non potete fare nulla." Signore, aumenta la nostra fede.


Tornare a Pracharbon, questa volta dopo qualche anno è stata già di suo una grazia e un dono grande. Pracharbon è un momento privilegiato per rilanciare se stessi, la coppia, la famiglia e riaffidare tutto nelle mani di Gesù e di Maria. E’ un’oasi in cui dissetarsi e trovare quella nuova acqua che solo Dio può dare, per ricordarci sempre che siamo Suoi e non del mondo.


Eccomi Gesù davanti a te desideroso più di ieri di essere come tu mi vuoi, umile più di ieri nel sapere che siamo vasi di argilla in cui hai nascosto un tesoro, libero più di ieri dalle cose visibili per concentrare lo sguardo su quelle invisibili.


In Gesù brilla per sempre la segreta bellezza che sorregge il senso della vita umana avere cura della vita della gioia, della vita. Questa è la cifra adulta dell'esistenza: smettere di auto contemplarsi ed impegnarsi in modo che i propri doni e i propri talenti possano diventare strumenti per dare vita, per dare gioia alla vita di tutti, a quella dei più piccoli in particolare, perché c'è più gioia nel dare che nel ricevere.


Siamo qui a ringraziare per il dono dei nostri 10 anni di matrimonio e del nostro quarto figlio, grazie per la gioia che Maria attraverso l'Adma dà al nostro cammino.


Caro Gesù, cari amici dell'Adma dopo essere arrivato a questi esercizi avvilito per degli inciampi, degli sbagli, delle fatiche, ho ricevuto dal sacerdote, dai fratelli che ho incontrato e dai momenti di dialogo un po' profondo con mia moglie la grazia di riprendermi. E ho capito che l'importante è rimanere innestati come i tralci alla vite di Gesù. Che il perdono è l'arma vincente. Mi impegno a far vivere in me la voglia di costruire una bella vita matrimoniale, di essere positivo, di pregare meglio. Grazie Signore dei tuoi doni.


È bello stare con Gesù, rimanere illuminati dalla sua luce potente come è successo a Pietro nel giorno della trasfigurazione. Stare insieme, dialogare, pregare e riflettere proprio come i tre apostoli di fronte a Gesù nel giorno della Sua trasfigurazione, riempie il cuore di gioia e dona serenità. Con le parole di Papa Francesco, cercheremo di portare nella valle della vita quotidiana queste tre azioni: “brillare, ascoltare e non temere”.


"Ogni tralcio che porta frutto lo pota, perché porti più frutto… rimanete in me ed io in voi.." Questo campo ci ha fatto vedere la necessità di ricentrare la nostra vita, riiniziando a pregare insieme e a rimettere al centro la coppia. Il Signore ci ha fatto capire che prima di mostrarci il disegno che ha su di noi, dobbiamo mettere a posto la nostra relazione. Grazie di cuore a tutti coloro che ci sono stati vicini.


Il Padre Nostro racconta la catechesi e tutti i concetti degli esercizi spirituali 2023. "Padre Nostro che sei nei cieli": il nostro modo di essere cristiani deve ricordare di riconoscere in Dio il nostro tesoro. "Sia fatta la tua volontà": no alla programmazione costante, lasciamoci abbracciare dalla fiducia in Dio, e lasciamo a Lui la guida. "Pane quotidiano": Dio entra nella nostra vita di ogni giorno, a noi la capacità di riconoscerlo nelle persone e nelle cose che ci circondano. "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi rimettiamo i nostri debitori": riconosciamo i nostri peccati, lasciamo a Dio la possibilità di concederci il perdono, e cerchiamo con il sorriso e la Santa misericordia lo sguardo di chi sbaglia. "Non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male": accompagnaci o Signore con la tua guida, nel momento della prova, non lasciare la nostra mano e donaci sicurezza e capacità di essere luce per il prossimo.


"D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata." Quanta gioia mi dà vedere come sia ancora vera oggi questa preghiera. Tra le nostre famiglie Adma stanno entrando piano piano quelli che una volta erano i figli animati che crescendo sono diventati animatori e poi famiglie, tutti guidati dall'amore per Maria nostra mamma! Sia lode al Signore!


Da questi giorni di campo, per i quali ringraziamo il Signore, ci portiamo a casa la mitezza di Gesù, cercando di essere sempre più l’uno per l’altra una casa capace di creare relazioni libere e liberanti per noi e per i figli che il Signore ci affiderà. Ci portiamo anche nel cuore le parole di Gesù che ci chiede di ESSERE luce, sale e lievito, di essere e non di fare, ricordandoci di mettere Dio al centro certi che il resto verrà da se.


Come famiglia vorremmo essere lievito là dove non c'è ossigeno, per le persone più vicine o per coloro che sono più in difficoltà. Ringraziamo tutte le famiglie che in questi giorni lo sono state per noi.


Come Maria lasciare spazio al respiro di Dio nella mia vita per lievitare il quotidiano.

Imparare a respirare nel respiro di Dio.... Le meditazioni, l'adorazione, l'amicizia tra di noi sono state per me in questi giorni una boccata di ossigeno di cui avevo bisogno. Grazie Gesù e tutti voi!


Impegno: imparare con Samuele a dire "Parla Signore, il tuo servo ti ascolta", anziché Ascolta Signore, il tuo servo ti parla... P.S. Grazie a tutti per questi bellissimi esercizi!!!


È stato il mio primo Pracharbon. dopo racconti e inviti declinati, sono arrivata qui (insieme a Beppe) per ripartire. Come? Cercando di imparare il ritmo dello spirito: ESPIRA (ovvero butta fuori le 1000 cose con cui copri le fatiche, i dolori, le sconfitte); FAI IL VUOTO e aspetta paziente. INSPIRA: Signore, possa tu allora essere ciò che inspiro. E ho scoperto che LIEVITO è il tuo respiro, perché solo tu sai essere vita e respiro anche dove aria non c’è”


Maria, tu che sei acquedotto di grazia, portami a Gesù. A te consegno il mio cuore perché impari ad amare, i miei occhi perché vedano l'immagine di Gesù nei fratelli, la mia mente perché i pensieri siano purificati da orgoglio, giudizio, paura, la mia bocca perché impari a lodare, la mia lingua perché possa tacere.


Maria ti affido tutti i miei compagni di viaggio sicura che tu li porterai a Gesù perchè a Lui si conformino e siano luce, sale e lievito per tutti.

Essere una buona cristiana:

  • ospitalità, accoglienza= luce

  • ascolto e condivisione =sale

  • amicizia e amore = lievito respirare il e con il Signore

  • respirare il e con il Signore

per riempire con coraggio e senza paura con cose davvero importanti per la vita.


Nella calma e nella conversione sta la ns salvezza.


Nell'abbandono confidente sta la nostra forza.


Gesù, io sono una poveretta, ma tu puoi compiere il miracolo di rendermi un poco migliore. "Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre." "Nelle tue mani è la mia vita." "Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene." E con la tua grazia voglio arrivare alla meta. Rimani in me, rimani in me, rimani in me, rimani in me perché la tua gioia sia in me e la mia gioia sia piena. Possa tu illuminare gli occhi della mia mente per farmi comprendere a quale speranza mi hai chiamato.


Organizzazione mite ed impeccabile di tutto lo staff La piacevole compagnia di suor Lucrezia e di don Enrico che ci ha parlato in questi giorni sorridendo anche con gli occhi! Trasmettono grande entusiasmo, la Speranza è che il loro esempio e ricordo sia per me contagioso! Mi piace poi pensare che a Pracharbon si manifesta la Trasfigurazione: situazioni difficili e pesi che scaricati e condivisi grazie alla fraternità si alleggeriscono.

Da questi esercizi mi porto a casa :

  • Rallentare , prestare più attenzione agli altri ed ai dettagli (Is. "Quelli che sperano nel Signore corrono senza affannarsi")

  • Ho realizzato che "dare sapore" = amare con i fatti. Proposito: riscoprire più carità coniugale. Posso sapere a memoria tutto il Vangelo, ma senza gesti concreti... forse sono cristiano solo a parole!

  • Il deserto mi ha fatto riflettere sul verbo "rimanere" della lettura e l'ho tradotto concretamente nel rimanere aggrappati a dove c'è vita, Adma sicuramente. Dovrò approfondire nell'intimità con il Signore: dove vuoi che rimanga? Chiedendo anche un gran coraggio. Il campo mi ha nuovamente confermato che solo continuando con la preghiera quotidiana e insistente allo Spirito Santo il Signore potrà riempire i miei vuoti e le mie fragilità.

Pracharbon 2023 è stato per noi un campo diverso. Durante l'anno abbiamo fatto l'esperienza di seguire il cammino dei ragazzi delle superiori e qui al campo li abbiamo supportati nell'animazione. È stato molto arricchente affiancarli, vivere il loro impegno e il loro entusiasmo. È stato un modo per restituire ciò che abbiamo ricevuto negli anni passati, un modo diverso di essere sale luce e lievito.


L’immagine che sintetizza meglio questi giorni per noi è la vite. Durante questi esercizi ci siamo riconosciuti in quel tralcio accudito da un vignaiolo buono e paziente che ha ben presente quali rami tagliare, anche se la nostra tentazione a volte è quella di sfuggire dalle sue potature.


Il Signore ci dice “Rimanete in me” ed il nostro impegno sarà quello di affidarci e confidare di più in Lui.

In questo ritiro abbiamo apprezzato molto le condivisioni che sono state fatte, e pensiamo che ognuno di noi debba tornare a casa e scrivere su un quaderno speciale le grazie che abbiamo ricevuto nella nostra vita dal Signore, per fare memoria di tutto quello che che è stato e che sarà in futuro. Ci è piaciuto molto la semplicità di questo ritiro, delle persone che hanno condiviso con me questi giorni; sentire i racconti della vita degli altri aiuta a sentirsi meno soli nelle difficoltà di ogni giorno e a trovare il coraggio per affrontare il percorso che il Signore ha scelto per noi.


L'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore.


Non temere, il tuo cuore non sia turbato.


Grazie a Dio, grazie a tutti i fratelli e le sorelle che hanno reso possibile questo campo. Il libretto che ci è stato donato ha abbastanza contenuti per diventare buoni cristiani. Parto di qui con il desiderio di diventare sempre di più una buona cristiana,


Siamo arrivati a Pracharbon con il cuore appesantito da molte difficoltà e contrarietà. La mattina della partenza, inoltre, Nicola si è svegliato con un forte dolore alla spalla destra, tanto che pensavamo di non poter partire. I ragazzi non volevano venire....ogni cosa sembrava contraria.

Con un atto di fede e offrendo a Dio il dolore fisico di Nicola, ci siamo decisi a non desistere.

Arrivati su siamo stati colti da grande stupore e gratitudine per la bellezza dei monti, e della natura che adornavano la casa.

Abbiamo vissuto dei giorni di riflessione e di condivisione nella pace e nella gioia, insieme ad altre splendide e fragili famiglie come noi. Molti gli spunti di riflessione e di lavoro personale su cui lavorare personalmente e in coppia.

Abbiamo fatto nuove conoscenze e nuove amicizie, si sono rinsaldate precedenti conoscenze.

Ci siamo portati a casa la gratitudine per le condivisioni di vita fatte con grande dignità e sincerità da parte di tutti, per le testimonianze delle coppie guida che si sono messe in gioco con grande schiettezza e semplicità, per tutto il lavoro che hanno svolto per noi dietro le quinte e per l' amore con cui don Roby ha spezzato per noi la Parola di Dio incentrata sul tema " nel mondo ma non del mondo", facendoci gustare a fondo ogni parola e riflessione....il tutto senza tralasciare l' ascolto di ciascuno di noi dentro e fuori dalle confessioni.

I nostri ragazzi a fine campo erano molto felici e il giorno della partenza,, dopo l' adorazione notturna il dolore alla spalla di mio marito si è attenuato considerevolmente fino a sparire nei giorni successivi.

Ci siamo portati a casa dei propositi importanti riguardo alla preghiera e alla testimonianza cristiana .

Ci portiamo infine immensa gratitudine nei confronti della Madonna che ci ha accolti con così grande amore e premura, innestandoci in questo grande albero di vita che è l'ADMA, una famiglia di famiglie, innestata in Cristo, con radici profonde nella Parola di Dio, posata concretamente sul suolo del mondo, ma che cresce verso il Cielo e fa frutti abbondanti e per tutti.


Tornare a Pracharbon dopo 4 anni è stata un'emozione fortissima...la prima grande grazia che il Signore mi ha fatto. Davvero quest'anno ci ha chiamati per nome per ricordarci che dobbiamo rimanere in Lui perché senza di Lui non possiamo fare nulla e spenderci per Amore che è poi l'unica via per rendere la nostra vita davvero degna di essere vissuta. Innestati in Lui come tralci nella vite siamo lievito nel mondo e senza mormorazioni e critiche siamo chiamati a risplendere nel mondo in questa generazione degenere e perversa . La ricchezza di questo campo, la condivisione con famiglie in cammino, la meditazione in questo luogo speciale saranno linfa che mi accompagnerà durante quest'anno alla sequela di Cristo, Via Verità e Vita.


Poter preparare questa testimonianza è stata una bella occasione di condivisione tra noi due, ma anche con Andrea che era incuriosito dalle nostre chiacchierate.

Io ho riflettuto e mi sono interrogata sulla difficoltà di riuscire a vivere nel mondo secondo la logica di Dio e non del materialismo e individualismo…e ho cercato di vedere con occhi diversi un’esperienza vissuta solo a fine aprile.

Il 26 dicembre è mancato il mio caro nonno, ho affrontato un piccolo incidente sugli sci che mi ha tenuto lontano dallo sport per alcuni mesi, mia nonna è stata ricoverata per tanto tempo, mia zia ha avuto seri problemi di depressione e io mi sono buttata a capo fitto nel lavoro x evadere da tutto ciò…insomma tante piccole croci che mi hanno allontanato in pochi mesi da Diego senza che io neppure me ne rendessi conto!

Ero sempre silenziosa, distaccata, fredda…avevo perso quel sorriso di cui la famiglia ha bisogno sempre.

Finché finalmente una domenica mattina di fine aprile, durante un giro in montagna, in modo del tutto inaspettato e come un fulmine a ciel sereno, lui si è fermato e mi ha detto bruscamente se continui io così io non sono più sicuro di voler stare con te…per la prima volta in 24 anni ho avuto paura di perderlo…dopo aver risposto a tono chiedendogli come avesse potuto mettere in discussione il nostro essere coppia, potevo scegliere se affrontarlo ancora con durezza e a mano armata o se far prevalere affetto e rispetto…per fortuna e per amore ho usato questo secondo stile!

Ci siamo così trovati a rinnovare quotidianamente il nostro "sì", con fatica ma con passione. Potevamo cadere nella tentazione di guardare altrove, invece con Fede ci siamo presi carico uno dell’altro e ancora insieme siamo qui oggi. Giorno dopo giorno, con impegno e nella preghiera, è tornato il sorriso, la voglia e l’entusiasmo di nuovi obiettivi; abbiamo dovuto ristabilire nuovi equilibri sapendo di non essere soli e fidandoci di LUI…abbiamo ritrovato la gioia che viene dal Signore donandoci il perdono.

Poi casualmente a fine giugno rivediamo un amico salesiano che senza nulla sapere ci regala la lettera che Papa Francesco scrisse agli sposi nel 2021.

Mi ha colpito questa frase “La vocazione al matrimonio è una chiamata a condurre una barca instabile in un mare talvolta agitato. Ma non dimentichiamo che, mediante il Sacramento del Matrimonio, Gesù è presente su questa barca”

Nei miei mesi di difficoltà e sofferenza, forse inconsciamente non vedevo più la presenza di Gesù sulla nostra barca…mi era più facile dedicarmi alle attività lavorative e conformarmi a cosa oggi il mondo ci chiede…lavoro, prestazione, successo! Ma poi la logica dell’Amore ha prevalso e oggi ancora ringrazio il Signore perché ci ha guidato a rinnovare il nostro sì con tanti altri piccoli si.


Grazie per questo campo. Sono ormai alcuni anni che veniamo a Pracharbon, per noi è sempre un vero pit stop da cui passare per ripartire, come coppia e come famiglia.

Per far lavorare davvero lo Spirito, un po’ assopito e schiacciato dalle fatiche quotidiane.

Mi porto a casa il “non mormorare e non lamentarti”

E prego perché possiamo non perdere subito tutto quanto di buono portano questi esercizi. Soprattutto di avere sempre misericordia con mio marito e di benedirci e trattarci bene, perché come dice don Roby, il primo modo di volersi bene è trattarsi bene.

Siamo grati anche per l’esperienza che possono vivere i nostri figli, che vanno via sempre con tanta nostalgia.

Da questo campo campo ci portiamo un cuore grato dell'incontro con Gesù e del servizio per gli altri. È stato bellissimo vedere questi animatori spendersi per i più piccoli e rendere reale la scritta sulle magliette 'Più ti spendi, più risplendi'! Come impegno, ci portiamo il mantenere la postura della gioia: avere nelle nostre vite quell'attitudine a vivere con speranza tutti gli accadimenti della vita perché, come ci ricorda San Paolo, "Tutto è grazia" in quanto il Signore ci ama sempre, nonostante tutti i nostri limiti e le nostre fatiche.


“Nel mondo ma non del mondo” Pracharbon come bisogno ‘fisico’ di silenzio, di preghiera, di amicizie nuove e ritrovate in Gesù e Maria. Bisogno di riconnettersi con se stessi e con Dio. Bisogno di tornare fra le braccia di Maria e reimparare ogni giorno a vivere il Suo "sì".


Signore Gesù, grazie per gli immensi doni che mi hai fatto. Rendimi capace ogni giorno, nel luogo in cui mi trovo ad essere contemplativo e attivo con lo sguardo fisso su di Te.

Illumina la mia mente, riscalda il mio cuore, conforta il mio cammino.

Ogni giorno possa nutrire l’anima con la Tua Parola, sotto il manto di María e sostenendomi con il pane di vita nell’Eucarestia.

Aiutami ad imparare a non guardare solo a me stesso ma a fissare lo sguardo su Gesù, nutrirmi di Lui e andare incontro al prossimo, per vivere da buon cristiano e onesto cittadino nel mondo, per condividere con gli altri la gioia del servizio.






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