IL REGOLAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE DI MARIA AUSILIATRICE
Per approfondire e attualizzare la nostra identita’
L’ADMA fu fondata da don Bosco con il nome di “Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice”, come strumento privilegiato per “promuovere la venerazione al Santissimo Sacramento e la devozione in Maria Aiuto dei Cristiani”. La Basilica fu consacrata il 9 giugno 1868; meno di un anno dopo, il 18 aprile 1869, l’ADMA venne canonicamente eretta nel Santuario di Maria Ausiliatrice ed il 5 aprile 1870, per una maggiore diffusione, ottenne l’erezione in Arciconfraternita dal Beato Pio IX, con la facoltà di aggregarsi associazioni consimili già esistenti o da erigersi. Il 5 luglio 1989 il Rettor Maggiore, Don Egidio Viganò, con il suo Consiglio, riconobbe ufficialmente l’appartenenza dell’Associazione di Maria Ausiliatrice alla Famiglia Salesiana.
Don Bosco volle fortemente l’Associazione come un segno della sua riconoscenza alla presenza materna della Madonna nella sua vita e nella sua opera, e come una forma di vita cristiana centrata sulla conoscenza, l’amore, l’imitazione della Vergine Maria.
Già nel primo Regolamento steso da Don Bosco all’atto di fondazione nel 1869, si evidenziava che l’iscrizione era aperta a tutti, senza particolari condizioni, e agli Associati erano proposti i seguenti scopi: lo zelo nell’accrescere la pietà, la spiritualità, il culto per “promuovere le glorie della divina Madre del Salvatore” (art. 1); “dilatare la divozione alla Beata Vergine e la venerazione a Gesù Sacramentato” (art.2), adoperandosi “colle parole, col consiglio, colle opere e coll’autorità di promuovere il decoro e la divozione nelle novene, feste e solennità che nel corso dell’anno si compiono ad onore della B.V. Maria e del SS. Sacramento” (art. 3).
In questa rubrica mensile analizzeremo il regolamento ADMA attualmente in vigore, secondo la revisione del 2003, traendone spunti di riflessione e di attualizzazione, per vivere bene la santità nel quotidiano, affidati a Gesù e Maria.
Far parte dell’ADMA significa percorrere un itinerario di santificazione e di apostolato secondo il carisma di Don Bosco, prendendo come madre e modello Maria Ausiliatrice. Manteniamoci uniti sotto il suo manto, aumentando il nostro impegno nel farla conoscere, amare e servire.
E’ lei che guida i nostri passi, ci sorregge nelle difficoltà, ci conforta nelle tribolazioni, ci educa ad amare suo Figlio e ci rende testimoni gioiosi e coraggiosi del Vangelo.
Andrea e Maria Adele Damiani
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