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IL SOGNO DI DIO NELLA NOSTRA VITA

Carissimi amici e amiche,

quest’anno il IX Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice si terrà a Fatima, dal 29 agosto al 1° settembre 2024, e il tema sarà: “Io ti darò la maestra”, in linea con la Strenna del Rettor Maggiore e celebrando il 200° anniversario del sogno dei nove anni di don Bosco.

L’importanza di Maria come maestra nella spiritualità salesiana si manifesta in modo del tutto particolare nella storia del sogno dei nove anni di san Giovanni Bosco, che lo segnò profondamente e lo guidò nel suo cammino spirituale e pastorale per tutta la vita. Questo sogno-profezia dà luce anche su questo cammino di preparazione al Congresso di Fatima.

È senza dubbio opportuno ricordare una parte del racconto in cui Gesù presenta Maria come “la maestra”, perché è a partire da queste parole che si faranno le riflessioni.

- Chi siete voi che mi comandate cosa impossibile?

- Appunto perché tali cose ti sembrano impossibili, devi renderle possibili con l’ubbidienza e con l’acquisto della scienza.

- Dove, con quali mezzi potrò acquistare la scienza?

- Io ti darò la maestra, sotto alla cui disciplina puoi diventare sapiente, e senza cui ogni sapienza diviene stoltezza.

- Ma chi siete voi, che parlate in questo modo?

- Io sono il figlio di colei che tua madre ti insegnò di salutare tre volte al giorno.

- Mia madre mi dice di non associarmi con quelli che non conosco, senza suo permesso; perciò, ditemi il vostro nome.

- Il mio nome domandalo a mia madre.

In quel momento vidi accanto a lui una donna di maestoso aspetto, vestita di un manto, che risplendeva da tutte le parti, come se ogni punto di quello fosse una fulgidissima stella. Scorgendomi sempre più confuso nelle mie domande e risposte, mi accennò di avvicinarmi a lei, mi prese con bontà per mano e mi disse:

- Guarda.

Guardando mi accorsi che quei fanciulli erano tutti fuggiti ed in loro vece vidi una moltitudine di capretti, di cani, orsi e di parecchi altri animali.

- Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte e robusto: e ciò che in questo momento vedi succedere di questi animali, tu dovrai farlo per i miei figli.”


L’incontro inizia con una domanda impegnativa: “Chi sei tu, che mi ordini una cosa impossibile?”. Questa domanda funge da porta d’ingresso per un viaggio nella saggezza, dove la figura di Maria si rivela come la chiave per svelare l’apparentemente impossibile. Dalla prospettiva di questo dialogo rivelatore, si esplorerà la profondità e l’attualità di Maria come maestra.


La prima indicazione viene da Gesù, Pastore e guida: “Appunto perché tali cose ti sembrano impossibili, devi renderle possibili con l’ubbidienza e con l’acquisto della scienza”. Tutto l’insegnamento scaturisce “dal Maestro”. L’obbedienza è presentata come la chiave che apre le porte della conoscenza, manifestando l’importanza dell’intimo legame tra umiltà e conoscenza, suggerendo che un apprendimento efficace richiede non solo la ricerca attiva della conoscenza, ma anche la disponibilità a sottomettersi alla guida di una maestra. Maria è presentata in questo contesto non solo come la Maestra che insegna, ma mostra anche la via della comprensione attraverso l’umiltà, di cui è anche esempio.


“Dove, con quali mezzi potrò acquistare la scienza?” è una domanda che rivela in Giovannino Bosco una sete di conoscenza che risuona nel suo cuore. La risposta, enigmatica e divina, indica Maria come la dispensatrice sotto la cui disciplina si raggiungerà la sapienza. Maria diventa così il collegamento tra il piccolo Giovanni e la fonte stessa della conoscenza che è Gesù, una conoscenza guidata da Maria, molto più profonda di quella ordinaria, poiché l’obiettivo finale sarà quello di raggiungere la sapienza, il dono dello Spirito.


L’intrigo si intensifica quando Giovannino cerca di conoscere l’identità di colui che gli parla in modo così enigmatico. “Il mio nome domandalo a mia madre”, risponde. Questa bella rivelazione aggiunge un ulteriore livello all’importanza di Maria come maestra, poiché viene presentata anche come “Madre” con un legame con il divino, offrendo così il suo insegnamento come sacro e trascendentale. Il segreto del nome di quest’uomo invita indubbiamente il piccolo Giovanni a esplorare il rapporto con il trascendentale, a riconoscere che la saggezza non è solo conoscenza intellettuale, ma una connessione spirituale con la fonte stessa dell’essere ed è qui che Maria-Madre gioca un ruolo molto importante.


La descrizione di Maria come una figura maestosa, vestita di una veste splendente, aggiunge una dimensione celeste alla sua importanza come insegnante. Il manto che brilla come stelle suggerisce che il suo insegnamento illumina le menti proprio come le stelle illuminano l’oscurità del cielo notturno. Maria non è solo la maestra che fornisce informazioni; è la fonte di una sapienza che illumina il cammino, dissipando le tenebre dell’ignoranza.


Giovanni Bosco è condotto a un particolare momento di rivelazione quando Maria lo invita a “guardare”. Questo atto di guardare rivela una profonda trasformazione. I fanciulli aggressivi scompaiono, lasciando spazio a una moltitudine di animali mansueti e tranquilli. Questo cambiamento simboleggia una metamorfosi, indicando che, sotto la tutela di Maria, la visione del mondo si trasforma. Il campo diventa il palcoscenico su cui Giovanni deve lavorare, a indicare che l’insegnamento di Maria non è solo un’astrazione, ma un’istruzione da trasformare in realtà. “Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte, robusto...”. Le parole di Maria indicano una chiamata all’azione. Maria non guida solo nella sfera intellettuale, ma istruisce anche nella pratica della saggezza. L’istruzione di diventare umili, forti e robusti indica che il suo insegnamento è un processo, un percorso di trasformazione interiore, un progetto di vita per il bene di sé stesso e degli altri.


Così, in preparazione, e durante questo Congresso, si fa l’invito a lasciarsi avvolgere dalle parole e dalla guida di Maria, nostra Madre e Maestra. Dal dipanare l’impossibile all’evidenziare il legame tra umiltà e conoscenza, Maria emerge come guida che non solo trasmette informazioni, ma conduce coloro che si lasciano istruire da lei a una connessione più profonda con il divino. In definitiva, l’importanza di Maria, la Maestra, sta nella sua capacità di illuminare il cammino verso la realizzazione spirituale, invitandoci non solo a cercare la saggezza, ma a viverla. Maria, la maestra divina, diventa la bussola che ci indirizza verso il bene, svelando ciò che sembra impossibile e guidandoci verso una comprensione più profonda dello scopo dell’esistenza.


Per prepararci a questo importante momento, si sta organizzando un corso di formazione, e i materiali proposti si trovano sul sito dell’ADMA, www.admadonbosco.org/adma-on-line.

Le informazioni sull’evento si trovano sul sito dedicato al Congresso, www.mariaauxiliadora2024.pt.

Come Maria ha guidato e insegnato ai tre pastorelli di Fatima l’orrore del peccato e la bellezza della virtù, come ha guidato Giovanni Bosco per tutta la sua vita in un cammino di obbedienza e umiltà, così guidi anche la Famiglia Salesiana a questo Congresso già imminente. Sotto la sua protezione e guidati dalla sua mano vogliamo anche noi realizzare il sogno di Dio nella nostra vita.


don Gabriel Cruz Trejo, sdb Animatore Spirituale ADMA Valdocco.

Renato Valera, Presidente ADMA Valdocco.

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